giovedì 26 marzo 2015

Romics e disagiati in cosplay: esperienze personali

Ebbene, visto che tra un paio di settimane si terrà l'edizione primaverile del Romics, ho pensato che fosse un ottimo argomento per inaugurare il mio blog. Dato che sul mio curriculum scolastico alla voce “Capacità di sintesi” al posto del voto c'era direttamente un santino della Madonna con su scritto "Madre Santa aiutaci tu", vi toccherà un pippone che vi terrà incollati allo schermo per minimo un'ora e mezza. Se non andate prima a condividere foto di gatti su Tumblr. Io vi ho avvisati.

Quindi, parliamo di Romics: andandoci ormai da circa tre anni e facendo un bilancio generale, direi che per quelle che sono le sue potenzialità (è la fiera della capitale e in tutte le edizioni è frequentata da parecchia gente) negli ultimi tempi si è rivelata abbastanza deludente. In un paio d'anni è stata una parabola discendente continua: stand interessanti che da un po' hanno rinunciato a partecipare, pochi ospiti di rilievo, da ottobre scorso hanno cominciato perfino a chiudere al pubblico i posti più interessanti per farsi le foto in cosplay, tanto che se ce le si fa alle scale mobili della metro di Termini si fa più bella figura. Alla fine, però, è pur sempre un modo per incontrare altre persone e divertirsi per qualche giorno. Se capita ci si può comprare anche qualcosa, magari schivando i venditori di figure bootleg che poco ci manca si stiano sciogliendo sotto le luci delle vetrine. Nel mio caso, sarà che preferisco acquistare da altre parti, finisce sempre che il massimo che spendo sono i soldi per il calzone a pranzo. Che il più delle volte costa quanto il biglietto d'ingresso. Vabbè, che faccio, non mangio? Sì, lo so che potrei portarmi i panini da casa, ma già mi devo preparare il trucco e tutto il resto per il cosplay, e poi la busta coi panini a chi la mollo, e... insomma, mi pesa il sedere, punto.
L'attrattiva principale rimangono come sempre i Cosplay Award, essendo affiliati con il World Cosplay Summit, e quindi accorrono un sacco di cosplayer bravissimi che è sempre un piacere veder esibirsi. Un giorno magari ci salirò pure io, in un futuro parecchio lontano, visto che al momento non mi sono esibita manco alla sagra della ventricina. E proprio il cosplay è il secondo argomento cardine di questo mio cianciare.


L'anno prossimo tutti vestiti da Pink Guy!

Leviamoci subito il sassolino dei free hugs e di quelli che pretendono che il loro venga considerato cosplay nonostante abbiano solo in testa il simbolo dei Sims o la papalina e il cartello “Pronto, Paolo, sono Francesco”. Lo fanno per avere il biglietto ridotto e in genere intasano solo le file dedicate per poi sentirsi dire alla biglietteria di tornarsene indietro, nel frattempo però ti hanno fatto perdere mezz'ora della tua vita (quando va bene). A parte questo inconveniente non li trovo troppo irritanti. Certo, non sono cosplayer.

Per quel che mi riguarda, il cosplay è una reazione collaterale della passione per animazione, fumetti, film, videogiochi e tutto questo popò di roba, quindi si presume che prima di dedicarsi al cosplay di un certo personaggio si debba, innanzitutto, conoscere l'opera in cui si trova dato personaggio, e di conseguenza conoscere pure lui. Ecco, ultimamente ho notato che per alcune persone questi due passaggi non siano necessari. Gente che afferma tranquillamente "Faccio il cosplay di uno che si chiama tipo Lulucc di Code Geass, ma com'è 'sto anime? Non ancora lo vedo!" Dopo aver ascoltato tali dichiarazioni da parte di codesti individui si possono avere due tipi di reazione:
  • scoppiare a ridere in modo convulso e mandarli a cagare;
  • cercare di ragionarci “No, senti, ma poi magari come personaggio non ti piace, potrebbe non piacerti proprio l'anime, guardalo prima e poi decidi” “Ehhh, ma questo qua è figo e io lo faccio per questo” e allora mandarli a cagare.
Categoria simile è quella di coloro che non appena esce un anime nuovo ne guardano una puntata e hanno già deciso il personaggio (o I personaggi, ché spesso ne scelgono tre o quattro) da interpretare. Boh, si vede che per la loro religione aspettare un mesetto che magari si sviluppa un po' di più la trama è peccato mortale.

Ma ci sono certi cosplayer che davvero non credo qualcuno riesca a sopportare (o, perlomeno, io non li reggo), ovvero quelli che non ci mettono un minimo di impegno: non si truccano, comprano le parrucche di colori totalmente sbagliati al cinese sotto casa (che se non ci vuoi spendere tanto basta mobilitarsi qualche mese prima e comprare da ebay, dove costano tre lire), si fanno tre istant sul gabinetto e aprono LA PAGINA. C'hai manco mezzo cosplay e già ti apri la pagina Facebook. E Instagram. E Tumblr. E già che ci sei magari pure MySpace e Netlog, ché non ci lasciamo niente. Ovviamente tutti profili creati per mettere le solite quattro foto fatte con la webcam del computer, spalmate dappertutto per raccattare followers in giro elemosinando likes.
Ora, fosse solo gente che non ha niente da fare e non viene a rompere l'anima al povero cristo che si sta tranquillamente facendo i fatti suoi... Invece spesso questi si fanno pure i fighi, che “quanto è dura la vita del cosplayer professionista, signora mia, proprio ieri ho dovuto fare un photoshoot, mi sono messo sul balcone di casa mia con un amico che mi faceva le foto col Nokia 3200, ho fatto il cosplay di Makishima di Psycho Pass che è facile, non ho trovato la parrucca proprio sua, ma c'avevano quella di Near che è praticamente la stessa, pure la camicia non l'ho trovata, ma il maglioncino di lana va bene uguale, essù”.
Ecco, con questi mi sale il nazismo, per questo loro volersi mettere alla pari con gente molto più capace ma che non se la tira alla stessa maniera, e se si prova a fargli notare, con garbo e gentilezza, che i loro cosplay fanno pietà e non ci fanno certo bella figura a tirarsela neanche fossero Reika o Yuegene, si mettono anche a fare i paladini del popolo, che noi si è delle persone sgradevoli e classiste che li disprezzano per il loro aspetto fisico. Io, se fossi in tutti quei cosplayer che magari non hanno un fisico statuario ma si fanno il culo a prepararsi un cosplay mi offenderei a essere accomunato a questa gente. (Modalità rant: off)

Ovviamente queste sono tutte mie opinioni personali, ma se aveste veramente finito di leggere tutto 'sto post e vi andasse di dire la vostra siete i benvenuti. E nel caso vogliate passarmi un po' di foto di quei gatti che stavate vedendo su Tumblr nella pausa tra un paragrafo e l'altro mi fareste un favore.



6 commenti:

  1. Quanto ho riso.

    Premettendo che ai gatti preferisco i cani - da condividere- non avrei staccato gli occhi dal tuo articolo nemmeno per Boo.
    Adesso però voglio il cosplay del Pink Guy. Dici che li vendono a Tiger, gli spandex rosa?

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  2. "Un giorno magari ci salirò pure io, in un futuro parecchio lontano, visto che al momento non mi sono esibita manco alla sagra della ventricina."

    Best frase ever. Sarà il mio mantra per la prossima settimana.

    (ciao a tutti,sono carmina con un account che manco ricordavo di avere visto che avrà minimo anni. che dio vi benedica,amen.
    e "eliminato dall'autore un cacchio". perchè ero dal cellulare e m'è partito il tasto mentre modificato,gomen)

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    1. Ahahahah, vuoi mettere? La sagra della ventricina è il miglior luogo per sfoggiare i propri cosplay :P

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    2. Ma sicuramente meglio di Romics, guarda XD

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  3. No, cioè, sono tipo morta per tutto ciò che hai scritto xD

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